Teatro

Angelo Pisani: "Il teatro mostra e non pretende risposte"

Angelo Pisani: "Il teatro mostra e non pretende risposte"

I papà che fanno i mammi? Una mission non-impossible. La storia personale di un padre-attore, che porta in scena, in prima nazionale, il suo vissuto in prima linea con figlia piccola, tra pappe, cacche, passeggiate al parco. Risultato? Felicità, crescita reciproca, stanchezza e… uno spettacolo teatrale.

Lo sai che i papà veri sono…” è il racconto comico della vita di un padre che ha deciso di stare a casa a crescere la propria figlia.
Protagonista Angelo Pisani, attore teatrale e comico del duo ‘Pali e Dispari’ (vedi Zelig), che ci racconta il backstage di uno spettacolo che fa riflettere, diverte e fa immedesimare – sempre di più - le nuove generazioni di papà-mammi, detti “stay-at-home-dad”. In scena al Verdi di Milano dal 15 al 31 dicembre.

"Lo sai che i papà veri sono...", questo il titolo del suo spettacolo, dal finale sospeso.  Ma come sono i papà veri?
Sono quelli che partecipano alla vita del figlio, in ogni suo aspetto, eliminando l'idea, ormai vetusta, della figura paterna atta solo ed esclusivamente al puro sostentamento, e non partecipe alla vita quotidiana dei figli. Oggi il Papà Vero si "sporca " le mani e non solo metaforicamente parlando.

Esperienza personale?
Esatto. Quando è nata mia figlia Agata , ho deciso di fermarmi io, mentre la mia compagna (Katia Follesa, ndr) era in tour. Stando con mia figlia ho vissuto tutto ciò che solitamente vivono le mamme: dal pannolino alle pappe, passando per il parchetto, il pediatra, le nanne e i giochi.
Il tutto contornato quasi ed esclusivamente dalle mamme e dai loro sguardi non sempre autenticamente benevoli, ma pur sempre interessanti e carichi di spunti comici e non.
Ho iniziato a tenere una sorta di diario. Sono cresciuto con mia figlia. Poi ho deciso di raccontare il tutto sul palco, usando l'ironia come antidoto contro la stanchezza e lo sconforto, che comunque fanno parte della fantastica esperienza dei genitori.
Così è nato lo spettacolo e un sito www.contofinoatre.it, il cui obiettivo è quello di raccontare la paternità con ironia, mai atta a sminuire l'argomento ma bensì diretta a renderlo ancor più stupendo di quanto già non lo sia.

Papà sempre più mammi, quindi? C'è un'inversione di tendenza?
Io non parlerei di mammi, ma bensì di papà che ora sono desiderosi di esserci nella vita dei figli e di godersi ogni istante, pur sapendo che la precisione e la multifunzionalità delle mamme è ancora lontana.

Il teatro del Buratto è da sempre attentissimo al mondo delle famiglie e dei più piccoli. In cosa il teatro è "formatore", secondo lei?
Il teatro forma nel senso che mostra e non impone risposte. Ma il suo mostrare è già portare all'attenzione. Sta allo spettatore, secondo me, prendersi poi la responsabilità di affrontare ciò che il teatro mostra e evidenzia. Il teatro smuove e spero continui a farlo.

Sua figlia è già stata a teatro come piccola spettatrice?
Agata è venuta alle prove pomeridiane sia mie che di sua mamma e da subito ha preso possesso del palco. Poi ha iniziato a venire con noi. Da sempre è molto attratta dai suoni e l'abbiamo portata a vedere gli Stomp. Non abbiamo seguito una linea tradizionale nel senso che non siano partiti dal teatro ragazzi , ma preferiamo portarla a teatro, in base a ciò che ci dice l'istinto. Quindi ogni volta è una sfida.

Più in generale, se dovesse spiegare a un bambino - in modo semplice - che cos'è il teatro, come lo spiegherebbe?
Mia figlia ripete sempre ciò che diceva Mirò e cioè: “la regola è che non ci sono regole”. E io aggiungo che la fantasia deve restare al potere, sempre. E’ così che mia figlia intende – per ora - il teatro. Ci sarà tempo per entrare con lei più nel dettaglio. Questo mi sembra un ottimo punto di partenza.

Cosa vorrebbe suggerire per aumentare e migliorare la proposta culturale (e formativa) del teatro per bambini?
Da spettatore non mi piace vedere che spesso il teatro per bambini si rivolge a questi ultimi con un linguaggio e una modalità espressiva che dimentica che i bambini sono molto più reattivi e pronti di quanto noi adulti si pensi.
Non serve spiegar loro tutto e soprattutto non credo sia giusto dargli tutte le risposte. Permettiamogli di trovare loro delle risposte e di dare alla fantasia tutto lo spazio che, giustamente, reclama.

La SCHEDA SPETTACOLO.